Dalla sinergia di lavoro tra il CAV Ambrosiano e la Cooperativa Sociale Tuttinsieme che operano sul territorio milanese rispettivamente dal 1988 e dal 1992 a supporto del disagio sociale specialmente in ambito materno-infantile, è nato nell’anno 2009 il Consorzio Solidarietà e Futuro (CoSF) che propone secondo gli standard delle leggi regionali vigenti in Lombardia diverse forme di accoglienza.
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Casa Letizia
Casa Letizia è una comunità educativa nata nel 1988 nel cuore del quartiere Baggio , a Milano (zona7). Può accogliere quattro nuclei mamma – bambino, che alloggiano in camere dotate di un lavabo, ad ogni camera è abbinato un servizio completo privato. Casa Letizia è dotata di grandi aree comuni: un’area soggiorno con TV, un terrazzo di circa 70 mq, una cucina attrezzata in modo da permettere a ogni mamma di preparare i pasti per sé e per il proprio bambino. Ogni mamma dispone ad uso esclusivo di un frigorifero e di una piccola dispensa. Tramite una scala esterna è collegata ad un giardino di oltre 200 mq con portico coperto che permette il gioco dei bambini ,l'uso del pallone e delle biciclette. Sono presenti nelle vicinanze raggiungibili a piedi asili nido, scuole materne, elementari e medie, nonchè due parrocchie con oratori organizzati in grado di offrire diverse attività sportive e ricreative.
Il Progetto
Per ogni nucleo ospitato viene steso un progetto personalizzato e flessibile: il progetto si costruisce in alleanza con la madre sulla base delle necessità di ciascun componente il nucleo.
La presa in carico della persona comporta l'accompagnamento alla cura di sè; è possibile attivare percorsi di orientamento professionali, accompagnamento alla ricerca del lavoro, possibilità di sostegno di percorsi formativi.
Per i minori vengono attivati interventi mirati al sostegno scolastico, alle attività extrascolastiche e ricreative durante la settimana e nel fine settimana.
La risposta ai bisogni individuali, anche concreti, è resa possibile dalla presenza oltre che degli educatori di volontari ambosessi in formazione permanente con funzioni di servizio ed educative.
La madre rimane per i figli il riferimento principale.
La presenza educativa modulata anche sulle necessità del nucleo ha la funzione di monitorare, sostenere e potenziare l'autonomia dello stesso.
La metodologia di lavoro prevede una forte attenzione all'aspetto relazionale che si gioca prevalentemente nella condivisione della quotidianità tra operatori ed ospiti, ma anche attraverso momenti predefiniti con gli operatori di riferimento del nucleo per verificare l'andamento del progetto e per trattare problematiche specifiche
Alle mamme viene chiesto di mantenere puliti ed ordinati i propri spazi e di collaborare alla gestione degli spazi comuni secondo una turnazione. Le mamme hanno a disposizione le chiavi della casa e della propria stanza e hanno libero accesso alla casa. Le uscite ed i rientri vanno concordati con gli operatori nel rispetto del regolamento interno della casa e di eventuali vincoli posti dall’autorità giudiziaria o dai servizi sociali.
E' previsto l'accompagnamento e la cura alla dimissione del nucleo, specie se destinato ad un proprio alloggio, con l'aiuto alla sistemazione della casa.
L’équipe di Casa Letizia è composta da educatori professionali ed è supportata da un gruppo di operatori volontari.
La formazione degli operatori è gestita da una psicologa.
Durante l’estate si trascorre un periodo di ferie autogestite in una località di vacanza (Esino Lario)
La Corte
La Corte è un progetto di autonomia abitativa in contesto protetto: in una vecchia casa di ringhiera nel quartiere Baggio (Zona 7) sono stati ricavati sei appartamenti bilocali indipendenti destinati a ospitare nuclei familiari in difficoltà. Accanto a questi appartamenti è stato ricavato, da un settimo bilocale, un grande spazio comune che funge da sede operativa del personale educativo, da sala giochi- sala video per i bambini e spazio di accoglienza e di ritrovo per le mamme ospiti che desiderano incontrarsi tra loro e incontrare gli educatori. Questi locali, come il giardino privato attrezzato con giochi per bambini che si trova sul retro di questo locale, possono essere utilizzati solo negli orari di presenza degli educatori. A
disposizione degli ospiti della struttura c’è anche un “locale tuttofare”, prospicente a un’ampia cantina, che in inverno viene per lo più utilizzato come locale per stendere la biancheria. La zona lavanderia è attrezzata con tre lavatrici e con armadi a uso degli inquilini degli appartamenti.
Il Progetto
Il progetto d’accoglienza offre agli ospiti, mamme e bambini, uno spazio fisico e risorse concrete quali sono un appartamento indipendente, e uno spazio relazionale misto, ovvero la possibilità di essere accolti, sostenuti, accompagnati dal personale della struttura, nella quotidianità e di poter sperimentare in una condizione ancora protetta e guidata la propria autonomia e le capacità accresciute in altre eventuali precedenti percorsi comunitari.
L’organizzazione della vita in Corte non ha ritmi precostituiti, tra le soluzioni proposte dal Consorzio CoSF, questa appare come una tra le più autonome: ogni mamma ha le chiavi d’ingresso del cortile, del proprio appartamento e della zona lavanderia. La strutturazione degli appartamenti non permette di avere orari predefiniti nella scansione della giornata, ma ciascuna madre con i propri tempi si assume l’onere e la capacità di regolamentare questi tempi e questi momenti in modo autonomo. Ogni madre, quindi, provvede completamente alla gestione del proprio nucleo: accompagnamenti dei figli, spesa quotidiana, preparazione dei pasti, pulizia dell’appartamento.
Nel progetto del Progetto Corte vogliamo promuovere la madre come protagonista della propria vita e come punto di riferimento per i propri figli: è lei ad agire nei rapporti con l’esterno, con gli enti e le istituzioni che necessita contattare per il suo nucleo famigliare. Il progetto educativo ha come obiettivo il completo reinserimento sociale, è dunque permesso che le ospiti ricevano visite di amici e parenti con carattere di occasionalità, se concordato con gli educatori.
L’équipe degli operatori è costituita da un gruppo di educatori e da alcuni operatori volontari, costantemente supervisionati. La presenza educativa è studiata su turni, in base alle presenze degli ospiti.
Gli operatori volontari sono presenti maggiormente sulla fascia del tardo pomeriggio e su specifica richiesta per compiti particolari (accompagnamenti e ritiri dalle scuole, insegnamento della lingua italiana…): la loro presenza, strettamente connessa al lavoro educativo, dà alla struttura una dimensione di maggior familiarità.
Lo spazio quotidiano in cui l’operatore non è presente favorisce la sperimentazione di una autonomia abitativa.
Durante l’estate con ciascun nucleo si concorda una modalità per poter trascorrere un periodo di ferie in una località di vacanza.
Alloggi per l’autonomia
Gli Alloggi per l’Autonomia sono abitazioni destinate a mamme in difficoltà, per le quali è necessario un supporto per il raggiungimento della piena autonomia. Gli alloggi per l’autonomia del Consorzio COSF hanno lo scopo di salvaguardare la relazione mamma- bambino e il mantenimento del nucleo familiare, per quanto fragile possa essere, offrendo la piena autonomia abitativa e percorsi di sostegno e accompagnamento sia per quanto riguarda la relazione educativa, sia per quanto riguarda il percorso di crescita personale della madre (ricerca di un lavoro, ricerca di un’abitazione stabile…)
È la madre ad essere protagonista della propria quotidianità, rimanendo il punto di riferimento per i propri figli sia in senso educativo sia in senso concreto: è lei che agisce direttamente nei rapporti con l’esterno e viene affiancata dagli educatori solo negli ambiti in cui è più fragile e si trova in difficoltà.
Un secondo elemento estremamente importante all’interno di questo percorso educativo è la socialità: i nuclei mamma – bambino si relazionano col vicinato e possono ricevere visite e sperimentare la loro capacità di costruire relazioni significative.